Ex Oviesse: Pomante chiede a Brucchi un tavolo di lavoro per una soluzione tecnica

TERAMO – Torna sull’argomento nuovo teatro il candidato sindaco dei Movimenti civici, Gianluca Pomante, in risposta al sindaco Brucchi. Pomante sottolinea soprattutto il perchè della sua presenza quotidiana sul luogo della protesta, spiegandola con il suo ruolo di ‘mediatore’: «Dopo i primi momenti di concitazione ho ritenuto opportuno intervenire – scrive Pomante – (nonostante sapessi che l’episodio sarebbe stato strumentalizzato contro di me per fini elettorali, cosa che Brucchi ha fatto puntualmente) e cercare di placare gli animi per trovare una mediazione tra le posizioni degli artisti e quelle delle forze dell’ordine. L’ho fatto soprattutto per evitare che la nostra città subisse lo scotto di uno sgombero forzato a fronte di una manifestazione pacifica. Ho svolto il ruolo di conciliazione che avrebbe dovuto svolgere lei, signor sindaco, in qualità di primo cittadino e di autorità di pubblica sicurezza. Troppo comodo trincerarsi dietro l’arroganza del potere». Sull’aspetto dell’affitto dei locali dell’ex Oviesse, Pomante chiarisce la sua idea: «Se l’immobile adibito a sede del Teatro Comunale è effettivamente concesso in uso gratuito ad una società che organizza eventi e spettacoli, cosa impedisce di affidare gli altri spazi agli artisti che ne hanno fatto richiesta?.Se l’immobile è inagibile, come da Lei dichiarato, come poteva il locale essere utilizzato dalla Oviesse fino a due mesi fa e come è stato possibile bandire una gara per l’assegnazione ad un nuovo conduttore?. In ogni caso, non sarebbe stato opportuno rendere agibili i locali prima dell’assegnazione, per accrescerne il valore?». Per il candidato sindaco, il contratto da stipulare con l’eventuale nuovo conduttore sarebbe stato illegittimo, perchè le norme di diritto privato prevedono il minimo di 6 anni più 6 anni: «Questo fa intendere che il sindaco volesse realizzare il nuovo teatro tra 12 anni o che il bando fosse illegittimo?». Pomante suggerisce al sindaco di ascoltare gli artisti, soprattutto se il suo intento era fin dall’inizio di destinare quei locali alla stessa funzione che loro chiedono, visto che il bando è andato deserto. Illegittime Pomante ritiene fossero gli anche le «presunte consultazioni popolari dell’assessore Agostinelli, dato che mancano i relativi regolamenti». La soluzione potrebbe essere in un tavolo di lavoro da convocare – aggiunge Pomante – sotto la supervisione del prefetto di Teramo: «Perchè si trovi la soluzione giuridica e tecnica che consenta di conciliare le richieste degli artisti con quelle del Comune e delle forze dell’ordine. Quindi bandisca un concorso per la presentazione di progetti per il nuovo teatro comunale, tra i quali far scegliere alla città quello più gradito, approvando, contestualmente, il Regolamento per le consultazioni comunali». Sull’occupazione dei locali dell’ex Oviesse, interviene anche il commerciante Antoniio Topitti, esprimendo solidarietà ai giovani artisti e criticando, anche lui, il bando comunale per l’affitto della struttura.